Come cambiare operatore telefonico mobile e fisso
Come cambiare operatore telefonico mobile? Come cambiare operatore telefonico fisso? Se c’è una liberalizzazione che ha avuto successo in Italia, è quella del settore telefonico. Sia fisso che mobile. Un tempo c’era solo la Sip, poi dagli anni ‘90 diventata Telecom ed ora Tim. Ma soprattutto, deve vedersela con altri gestori. Infostrada, Vodafone, Tre e Fastweb in primis. Tutti colossi che si sfidano a colpi di promozioni, sia per la linea fissa che per il mobile. In genere anche combaciandole al fine di offrire un unico pacchetto convenienza. Quindi, possiamo scegliere tra più operatori e cambiarli anche con una certa nonchalance.
Certo, non mancano ancora zone d’ombra, con l’autorità garante per la concorrenza di tanto in tanto costretto ad intervenire per mettere fine a qualche abuso. Come il caso recente della durata di una promozione a cadenza di 28 giorni anziché mensile. Il che toglieva in pratica 2 giorni al mese in media a cliente. Ma torniamo a vedere come cambiare operatore telefonico mobile o fisso.
Cambiare operatore telefonico costi
Quanto costa cambiare operatore telefonico? Cambiare spesso operatore è una pratica che fanno in tanti, in quanti passare da un operatore all’altro consente di avere offerte esclusive a prezzi stracciati. Il tutto in maniera molto veloce e senza particolari scocciature burocratiche, né penali da pagare in caso di rescissione del contratto anticipato. Nel momento in cui vi scriviamo, l’unica cosa da pagare è 25 euro, a prescindere dell’operatore scelto, tra un costo e l’altro. Ma ci saranno accreditati anche 10 euro di ricarica. Inoltre, il credito residuo sul numero ci sarà trasferito velocemente senza costi.
Quindi, ci si va solo a guadagnare in termini economici. Almeno per il mobile. Come vedremo, diverso è il discorso per la linea fissa. Infatti, esiste comunque un costo di disattivazione del servizio. Certo, occorre però valutare la qualità del servizio, anche in base alla propria zona in cui si userà la linea. Se in linea di massima Vodafone e Tim, sembrano avere una copertura ottima pressocché su tutto il territorio nazionale, Tre e Wind risentono di qualche lamentela qua e là. Soprattutto Tre. La quale però in termini di offerte è fin da quando esiste la più attraente. Peraltro queste due compagnie si sono messe insieme, sebbene per il momento abbiano mantenuto le proprie peculiarità commerciali.
Come cambiare operatore telefonico per linea fissa
Partiamo col vedere come cambiare operatore telefonico della linea fissa. Intendendo per essa la linea voce e quella per connettersi ad internet. Le procedure vengono svolte in tempi brevi e le spese riguardano solo costi fissi per la chiusura della linea.
Per prima cosa, occorre contattare il nuovo operatore telefonico esprimendo la volontà di voler cambiare gestore mantenendo lo stesso numero. Tutto ciò di cui avrete bisogno sarà il codice di migrazione che si trova sulla bolletta di tutti i gestori telefonici. Spesso sono gli stessi operatori telefonici a contattarci a casa tramite agguerriti call center. Risultando peraltro molto fastidiosi e ai quali tendiamo a rispondere di no per paura di truffe o comunque di un peggioramento della condizione. In effetti è sempre meglio guardarsi con calma le condizioni per propria iniziativa, ad esempio facendosi rilasciare un opuscolo nei negozi di telefonia o scrutando nei siti internet ufficiali delle compagnie.
Il codice di migrazione permette di identificare la vostra utenza in maniera univoca, e senza di questo non sarà possibile eseguire il passaggio. Il cambio può essere fatto sia telefonicamente (dovrete accettare la registrazione della chiamata e attendere di ricevere l’invio della documentazione) o anche online direttamente sul sito ufficiale dell’operatore telefonico a cui vi state rivolgendo per la migrazione. La pratica di disdetta del vecchio contratto verrà gestita direttamente dal nuovo operatore; a voi non resterà che firmare e spedire la documentazione che vi verrà consegnata.
Cambiare operatore telefonico linea fissa tempi
Veniamo ora a due domande che interessano molto i consumatori: quanto costa cambiare operatore telefonico? Quali sono i tempi che ci vogliono per cambiare operatore telefonico? In effetti la prima domanda è importante, in quanto dobbiamo capire prima a quali spese andiamo incontro per concretizzare il passaggio, onde evitare brutte sorprese dopo aver firmato. La seconda pure è importante, perché la preoccupazione di molti è quella di restare in un limbo sospeso, ritrovando senza linea telefonica fissa avendo disdetto la propria e in attesa della nuova. Il che crea enormi disagi non tanto dal punto di vista del traffico voce, visto che c’è appunto il mobile (anche se potrebbe diventarlo in caso di clienti anziani non avvezzi all’uso di smartphone o cellulari old style), quanto per la linea internet. Specie per chi lavora da remoto. In tal caso, per arrangiare (come si dice a Napoli), l’unico modo è di usare lo smartphone come un Hotspot, trasformandolo in un modem. Occorrerà cercare questa opzione tra quelle della connessione di rete.
Quanto ai tempi, comunque, il nuovo gestore è tenuto ad attivare la linea entro 10 giorni dalla richiesta del cliente. Mentre sono 30 i giorni massimi di preavviso per la cessazione del contratto che un operatore può richiedere ai propri utenti.
Cambiare operatore telefonico linea fissa costi
Quanto costa cambiare operatore telefonico della linea fissa? Qui, come accennato all’inizio, la buona notizia è che le penali sono sparite, la cattiva è che sono state sostituite dai costi di disattivazione. Non sono cifre esorbitanti, a secondo dell’operatore si va dai 30 ai 100 euro.
Occorre poi aggiungere che bisogna pure pagare una penale nel caso in cui non si spedisca entro 15 giorni dalla cessazione del contratto, gli apparecchi ricevuti in comodato d’uso (modem, telefoni, eccetera). Ancora, se il contratto precedente prevedeva delle promozioni e procedete con la rescissione prima della scadenza naturale del contratto, vi verranno addebitati anche i costi di attivazione del cui pagamento siete stati inizialmente esentati. Quindi, se per esempio abbiamo sottoscritto un abbonamento che prevedeva l’attivazione della linea gratuita a fronte di un vincolo contrattuale di almeno 24 mesi e poi lo annulliamo prima che esso sia scaduto, allora dovremo pagare pure i costi di attivazione.
Quindi, consideriamo anche tutti questi aspetti prima di cambiare operatore. Calcoliamo bene se è in corso una promozione e quanto costerebbe recederla anzitempo. E valutiamo bene se abbiamo apparecchi di proprietà della compagnia in comodato d’uso.
Come cambiare operatore telefonico mobile
Come cambiare operatore telefonico mobile? In questo caso la cosa è più semplice. Di fatti, come dicevamo, c’è gente che cambia continuamente operatore per beneficiare di sconti e promozioni. Anche dell’operatore stesso che si sta lasciando. Anche in questo caso, le vie sono 3: o spulciamo i siti internet delle compagnie, o le telefoniamo ai customer care gratuiti oppure ci recheremo presso un loro punto vendita fisico. In caso abbiamo già le idee chiare e siamo decisi, meglio portare sempre con noi carta d’identità, codice fiscale e la sim che usiamo in quel momento. L’addetto stamperà il contratto che il cliente firmerà in tutte le sue parti dopo averlo letto. Farà anche fotocopia dei documenti e prenderà nota della Sim in uso. Il passaggio del credito residuo, invece, avviene dopo circa sei giorni. Ma dobbiamo essere noi a ricordarcelo di richiederlo.
Molto importante, quando si cambia operatore, è quello di richiedere seduta stante la disattivazione dei servizi a pagamento che si attivano automaticamente sulla sim e che scalano soldi ogni mese «di nascosto». Si pensi alla segreteria telefonica o l’SMS di avviso di chiamata a telefono spento. Queste disattivazioni possono essere anche fatte sul sito stesso del nuovo operatore. Previa registrazione. Ma ci vuole pochissimo tempo.
Fin qui i casi di numeri a ricarica. In caso di abbonamenti bisogna fare più attenzione, giacché in genere prevedono stretti vincoli contrattuali legati a un periodo minimo di sottoscrizione i quali, in caso di rescissione prima di questi termini, possono comportare penali esose. Se ad esempio abbiamo comprato uno smartphone a rate presso il nostro gestore, dovremo saldare il debito residuo per poterlo riscattare. Allo stesso modo, se abbiamo sottoscritto abbonamenti che prevedevano la gratuità dell’attivazione, ma solo a patto di rimanere abbonati per un certo periodo di tempo, dovremo saldare quei costi da cui siamo stati esentati.
Portabilità numero cos’è e come funziona
Cos’è la portabilità del numero? Come funziona la portabilità del numero? Per portabilità del numero mobile, conosciuta anche con l’acronimo MNP (dalla lingua anglosassone mobile number portability), si intende quella procedura con la quale il consumatore può procedere con il cambio operatore ma senza perdere il numero telefonico. Quindi, preserva il proprio numero di telefono pur avendo cambiato gestore telefonico. Ecco perché in giro vediamo tanti 33. non appartenere alla Tim, 32. non appartenere più a Wind, 36. non appartenere più a Tre e così via.
La portabilità del numero prevede il coinvolgimento di due soggetti:
il nuovo operatore telefonico, ovvero il ricevente
il vecchio operatore telefonico, ovvero il cedente
Come funziona la portabilità del numero? Sarà l’operatore ricevente che si occuperà di sbrigare tutte le pratiche necessarie. Lla portabilità del numero avviene nei seguenti passaggi:
- l’utente decide di fare il cambio operatore e lo comunica alla nuova compagnia telefonica. Quest’ultima ricoprirà il ruolo di ricevente
- il ricevente chiama il cedente (vecchio operatore) comunicando il passaggio
- sbrigate le pratiche necessarie, il cliente passa al nuovo operatore
Il periodo di attivazione parte dalla richiesta del cambio operatore da parte del cliente e termina con l’effettiva portabilità del numero. In genere il tutto si completa nel giro di un’ora. L’Agcom ha poi imposto agli operatori telefonici che il periodo di realizzazione, vale a dire quel lasso di tempo nel quale le due compagnie intercedono affinché la portabilità si compia, non può superare il limite di un giorno lavorativo.
Cambiare operatore telefonico mobile tempi
Quanto tempo ci vuole per cambiare operatore telefonico linea mobile? Il passaggio dovrebbe avvenire entro le 24 ore, ma è bene mettere in conto eventuali disguidi tecnici. In genere, l’operatore vi dirà sempre 48 ore, che è una giusta media, in quanto non si esclude che ci vorrebbero pure 3 giorni. Ricordiamoci poi che occorre sempre calcolare i giorni lavorativi. Quindi meglio non cambiare operatore di venerdì, ma meglio farlo nei primi 3 giorni della settimana, così da avere il passaggio entro il weekend. Comunque, rispetto a quanto avviene per la linea fissa, dove può accadere di ritrovarsi senza linea per qualche giorno nella fase di passaggio, nel caso della linea mobile ciò non può accadere. In quanto la nostra vecchia sim continuerà a funzionare normalmente fino alla conclusione della portabilità di cui si viene avvisati tramite SMS. Ci accorgeremo comunque dell’avvenuto passaggio quando la vecchia Sim non avrà più campo. A quel punto bisogna sostituire la scheda con quella nuova.
In questa fase, ricordiamoci pure di disdire eventuali promozioni qualche giorno prima. Altrimenti le rinnoveremo inutilmente visto che poi passeremo ad altro operatore. Sarebbe un costo sostenuto inutile. L’unico problema in tal caso sarebbe di ritrovarsi senza alcuna promozione in caso di ritardi. Ma in genere i tempi di attivazione della nuova Sim sono celeri.
Cambiare operatore telefonico mobile costi
Quali sono i costi di cambiare operatore telefonico mobile? Diciamo che dipende dall’operatore. Attivare una nuova SIM Tim o Vodafone costa 10 euro con 5 euro di traffico incluso, mentre una nuova scheda Wind costa 10 euro e ha solo 1 euro di traffico incluso.
A ciò si aggiunga il versamento del primo canone mensile dell’offerta minuti+sms+dati scelta ed eventuali costi di attivazione della stessa. I quali solitamente, per i nuovi clienti sono in promozione, spesso contestualmente al primo rinnovo dell’offerta.
Cambiare operatore telefonico mobile offerte migliori
Quali sono le offerte migliori per cambiare operatore telefonico mobile? Riportarle sarebbe fuorviante, in quanto vengono cambiate spesso o riproposte ma ciclicamente o in determinate stagioni (di solito in estate e nei periodi natalizi). Tuttavia, riteniamo sia più interessante riportare le cosiddette promozioni “nascoste” delle compagnie telefoniche. Quelle cioè che gli operatori dei negozi fisici o dei call center non vi diranno, ma solo per preservare i clienti che vogliono passare ad altro operatore concorrenziale. Una sorta di ultima carta da giocarsi per farli tornare a casa. Infatti, da qualche anno le nuove disposizioni in materia prevedono che gli operatori non possono più telefonare i clienti in fuga durante la fase di passaggio come facevano prima, ma possono solo mandare sms a fuga avvenuta.