Nexus 4: cronaca di un flop annunciato
Google è ormai un moloch monopolistico senza precedenti, anche se fino ad oggi è riuscito ad evitare, in un modo o nell’altro, di essere affondato dalle antitrust europee e americane. Non solo ormai domina il mercato della ricerca online e incamera una fetta sempre più importante della pubblicità su internet, ma con il suo sistema operativo Android sta cercando di sfondare anche nel promettente mercato dei tablet e degli smartphone, il mercato che ha fatto la fortuna di Apple. Ma in questo caso le cose per Google non sono andate bene, anzi.
Il Nexus 4
Lo smartphone è decisamente di fascia alta e questo si vede subito a partire dal prezzo: ben 599€. La qualità del hardware è sicuramente pregevole, anche se lo spazio disponibile per l’archiviazione è decisamente esiguo, solo 8 GB.Comunque il processore è un buon Qualcomm ad una frequenza di 1,5 GHz, supportato da un precessore grafico. Il display è di discreta qualità ma niente a che vedere con la qualità di un display retina.
Android allo stato puro
La particolarità del dispositivo, prodotto da LG in collaborazione con Google, sta nel fatto che implementa Android allo stato puro, senzza personalizzazione. Questo può piacere ai puristi e agli appassionati ma può anche comportare una mancanza di funzionalità per il telefono appena acquistato. Di fatto quando si acquista il telefono è necessario passare lunghe ore alla ricerca di applicazioni per far funzionare lo smartphone in maniera adeguata. E per chi si è trovato a spendere quasi 600 € per un telefono di ultima generazione questo non è certo il massimo.
Il grande flop
Dal momento del lancio, ad ottobre 2012, fino ad oggi sono stati venduti solo 400.000 esemplari di questo modello. Per farsi un’idea del calibro di questo fallimento basterà considerare che, più o meno nello stesso periodo, Apple è riuscita a vendere circa 500.000 iPhone al giorno (al gionro, avete capito bene) e che solo nelle feste di Natale ha venduto qualcosa come 50.000.000 di dispositivi.
I problemi di distribuzione
Allo scarso appeal nei confronti del pubblico si è aggiunta anche una politica distributiva decisamente fallimentare, che ha impedito di comprarlo anche a coloro che lo volevano provare.In pratica il telefono è assente dalla gran parte della distribuzione standard ed è acquistabile solo online. In Google si giustificano dicendo che la richiesta del telefono è stata superiore alle attese, ma abbiamo appena visto come le vendite siano state davvero scarse, quindi si tratta di una scusa.
Il monopolio che vuole crescere
Il management di Google, probabilmente, ha voluto fare le cose troppo in grande, imponendo un sistema operativo Android standard probabilmente per fare uno sgarbo a Samsung che invece va a gonfie vele con il suo Android personalizzato. Google ha capito che il miglior modo di guadagnare è imporre il monopolio ma nel campo dei telefoni non le riesce (per fortuna) la stessa manovra che le ha consentito di mettere le mani sull’immenso tesoro della pubblicità online. Tuttavia la compagnia di Mountain View non si arrende. Dopo aver acquistato la divisione mobile di Motorola si appresterebbe a lanciare un nuovo telefonino, questo volta prodotto direttamente in casa senza il supporto di nessun partner esterno. I rumor descrivono questo X Phone come un vero e proprio capolavoro, vedremo se le cose stanno davvero così e quale sarà la reazione di Apple, rimasta orfana del genio di Steve Jobs e probabilmente senza una chiara strategia di sviluppo per i prossimi anni.
Si ha l’immagine di Google come di una società perfetta, invece oltre a essere peggio di Microsoft dal punto di vista del monopolio e delle pratiche scorrette è anche un’azienda che ha fallato parecchie volte, con progetti aperti in grande stile e pompa magna e poi chiusi vergognosamente. Bellissimo articolo comunque, continuate così!
[…] 4.2 più che l’attesissima versione 5. Per il lancio Google che deve evitare di ripetere gli errori commessi con il Nexus potrebbe rilasciare il suo telefonino già predisposto per il futuro […]